La colorazione della Luna non sempre appare uguale: in relazione alla rifrazione dell’atmosfera terrestre a volte possiamo vederla gialla o rossa se è bassa in cielo, o di colore blu dopo forti eruzioni oppure grandi incendi per via delle polveri sospese. Bianca è come tutti la conosciamo comunemente, quando alta nel cielo è resa candida dall’illuminazione solare. In fase di Luna nuova la vedremmo nera, ma non la percepiamo perché è completamente buia. L’occasione per osservarla in questa fase è offerta dall’eclissi totale di Sole, durante la quale la Luna copre completamente la nostra stella, ed è resa visibile da un sottile bordo di luce solare. La luce cinerea infine è la lieve illuminazione che a volte permette di vederne anche la parte in ombra durante le fasi lunari. È la luce riflessa dalla Terra a generarla, dando una misura delle condizioni globali del nostro pianeta: nubi, superfici innevate, oceani influiscono sul potere riflettente.
Fin qui ciò che può rilevare l’occhio umano, ma cosa “vede” il sensore di una fotocamera? Diversi scatti realizzati al telescopio e sommati tra loro danno origine ad un’immagine sorprendentemente ricca di colori. Allora, quale sarà il vero colore della Luna?
Opera basata sullo stretto collegamento che lega Dante, tramite il racconto della Commedia, all'astronomia e alla visione del cielo.
Il percorso si apre con l'esplorazione delle enormi distanze dello spazio tramite l'analisi storica e temporale. Come veniva visto il cielo nell'antichità? Quanto sono lontani gli astri che vediamo? Com'era veramente il cosmo ai tempi di Dante? Quali erano alcune delle credenze più radicate? Attraverso queste domande, le cui risposte sono raccontate con immagini e brevi testi, giungiamo al punto centrale di questo volume: Dante e la Commedia.