Al 925 risale la prima menzione di Tredozio, o Castrum Treudacium, piccolo paese nella valle del torrente Tramazzo, dal grande passato e dal ricco presente (grazie al lavoro dei suoi volontari). Dal 1100 e fino al 1428 fu un feudo della famiglia dei conti Guidi, proprio nell’epoca in cui Dante Alighieri scrisse la Commedia. Nel 1428 il borgo divenne parte della Signoria dei Medici di Firenze fino al 1923, dopo di che venne inserito nella provincia di Forlì diventando terra romagnola a tutti gli effetti. Tredozio è al centro di un territorio molto interessante per la visione astronomica, data l’oscurità dei suoi cieli e rappresenta quindi il luogo perfetto per compiere un viaggio ideale nello spazio e nel tempo. Mirco Villa ci accompagna in questo percorso nel cosmo di ieri e di oggi, lungo il cammino tracciato dalle tre cantiche dell’opera magna di Dante.
Opera basata sullo stretto collegamento che lega Dante, tramite il racconto della Commedia, all'astronomia e alla visione del cielo.
Il percorso si apre con l'esplorazione delle enormi distanze dello spazio tramite l'analisi storica e temporale. Come veniva visto il cielo nell'antichità? Quanto sono lontani gli astri che vediamo? Com'era veramente il cosmo ai tempi di Dante? Quali erano alcune delle credenze più radicate? Attraverso queste domande, le cui risposte sono raccontate con immagini e brevi testi, giungiamo al punto centrale di questo volume: Dante e la Commedia.