Che fai tu, luna, in ciel? dimmi, che fai, silenziosa luna? (G. Leopardi)
La Luna segna da millenni i tempi delle attività umane influenzando comportamenti e abitudini.
Il nostro satellite che ciclicamente appare nel cielo è fin dall’antichità oggetto e luogo di mistero e leggende. La superstizione, la simbologia e la conoscenza sono solo alcuni dei temi attraverso cui si snoda questo percorso.
Nel 50° anniversario di uno dei maggiori eventi mediatici di sempre, alcuni fotografi dell’Emilia-Romagna sbarcano a Matera proponendosi di rappresentare il tema lunare con il proprio stile e le proprie creazioni.
In fondo la Luna acquista un significato particolare per ciascuno di noi; ne subiamo l’attrazione, il magnetismo a livello fisico e sentimentale. L’esplorazione, la ricerca scientifica non ne hanno diminuito il fascino e il mistero, che essa continua ad esercitare con la sua presenza quotidiana: ogni abitante del pianeta può alzare gli occhi al cielo e riscoprirne ogni giorno la bellezza e il conforto. E allora i visitatori sono invitati ad aprirsi alle suggestioni che queste immagini possono suscitare e a cercare in sé stessi il proprio personale legame con la nostra amatissima Luna.
Mirco Villa
Opera basata sullo stretto collegamento che lega Dante, tramite il racconto della Commedia, all'astronomia e alla visione del cielo.
Il percorso si apre con l'esplorazione delle enormi distanze dello spazio tramite l'analisi storica e temporale. Come veniva visto il cielo nell'antichità? Quanto sono lontani gli astri che vediamo? Com'era veramente il cosmo ai tempi di Dante? Quali erano alcune delle credenze più radicate? Attraverso queste domande, le cui risposte sono raccontate con immagini e brevi testi, giungiamo al punto centrale di questo volume: Dante e la Commedia.