In questo percorso ho ritratto da diversi punti di vista le isole che hanno il primato di essere i territori abitati più vicini al Polo Nord, da cui distano solamente 1000 chilometri circa.
In passato queste isole erano definite “terre di nessuno”; territorio di cacciatori, avventurieri ed esploratori in cerca di fortuna e di una terra nuova da scoprire.
Per il mio progetto ho scelto di visitarle nella seconda metà di aprile. In questo periodo dell’anno è da poco terminato il lungo inverno durante il quale il sole non sorge mai e sta per iniziare il periodo estivo nel quale il sole sarà presente per ventiquattro ore al giorno. In aprile non si sono ancora sciolti i ghiacci e la luce solare - già presente - permette di godere al meglio dei colori di questo territorio.
La località principale ospita alcuni abitanti che permangono tutto l’anno, mentre altri vi vivono solo per alcuni periodi, magari per lavoro, perché svolgono ricerche o semplicemente per vivere un’avventura.
Per poter apprezzare a pieno le forme e le geometrie create dalla natura è spesso interessante osservarle da più punti di vista, dalla guida delle motoslitte ad un percorso con gli sci, da una vista aerea a un’uscita con gli husky, i cani polari che ben si adattano al clima freddo e amano il movimento e la corsa.
Un altro punto di osservazione da cui apprezzare questo ambiente naturale è il mare. La costa vista durante un giro in barca offre nuove prospettive e un punto di vista inedito e speculare.
Qui è facile toccare con mano quanto la natura sia forte e allo stesso tempo piena di insidie: il mondo ghiacciato di fronte a cui ci si trova, le sue infinite tonalità e sfumature tra il bianco e il blu, le vallate innevate e le salite sui ghiacciai e, infine, gli iceberg - enormi montagne di ghiaccio rimaste incastonate nel mare completamente ghiacciato durante la stagione invernale.