La natura e i sapori tipici del territorio presentati da Mirco Villa, frutto della sua ultima ricerca: “Il bello di mettere i piedi sotto la tavola in Romagna”. Storie, racconti, curiosità e i piatti della tradizione saranno protagonisti alla Torre di Oriolo di Faenza in occasione dei “Lòm a Mêrz”, la festa popolare valorizzata dall’associazione “Il lavoro dei contadini”. La Torre, la cui storia ebbe inizio nel 1474, offre un’ambientazione particolarmente suggestiva: a rendere particolare questo edificio, alto 17 metri e interrato per altri 11, è la sua forma esagonale irregolare su più livelli (cisterna, magazzino delle provviste, sala delle guardie, sala del castellano, polveriera, torretta). La Torre è oggi gestita da un gruppo di produttori agricoli, ristoratori, artigiani e commercianti locali. Ad arricchire la giornata saranno presenti anche Luciana Mazzotti con il suo “Riconoscimento erbe spontanee passeggiando lungo il sentiero dell’amore”, “Le stampe su tela” della stamperia Pascucci, la “musica popolare” di Quinzan attorno al fuoco e il “trebbo” con Mario Gurioli.
Libro che propone un nuovo punto di vista sul legame tra cibo, paesaggio e territorio. La struttura dell'opera si basa sul calendario, per sottolineare l'importanza della stagionalità e dei ritmi naturali. Partendo dal 24 dicembre, il libro percorre le quattro stagioni dell'anno soffermandosi sulle date più significative per i romagnoli, i giorni in cui avveniva, e spesso ancora avviene, un evento speciale. Ad alcuni giorni del calendario infatti viene riconosciuta una particolare importanza, e questo libro ci accompagna alla scoperta dell'origine di alcune tradizioni e abitudini.
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